Per quanto riguarda gli uccelli, allevare e svezzare un nidiaceo non è cosa semplice e sostituirsi alla madre naturale implica, nonostante la buona volontà, un grande impegno e notevoli conoscenze su come accudire e nutrire correttamente un prematuro. E questo non solo per garantire al sua sopravvivenza e crescita, ma anche per permettere una sua futura vita in libertà.
Innanzi tutto normalmente un uccello denutrito è anche disidratato, la prima cosa da fare è quindi cercare di farlo bere: acqua o meglio ancora una soluzione isotonica (scogliere in un litro d'acqua calda, un cucchiaio di zucchero e un cucchiaino di sale fine); possiamo provvedere facendo scivolare direttamente 5/6 gocce dal nostro dito al becco dell'animale oppure utilizzando una siringa a cui avremo tolto l'ago, inserendola delicatamente e lateralmente nel becco (più somministrazioni al giorno). Se l'animale non è eccessivamente spaventato e se vigile e assetato dovrebbe deglutire con rapidità, mentre avrà difficoltà se abbattuto e poco reattivo. Solitamente quando sono sazi d’acqua tendono a scuotere la testa per liberarsi dall’acqua. Sempre da evitare il latte, indigesto.
Per quanto riguarda l'alimentazione sempre da evitare latte, pane o larve di mosca (cagnotti) per l'elevata carica batterica che possiedono.
I nidiacei difficilmente aprono il becco da soli e per questo vanno alimentati con forza: si deve tirare delicatamente la pelle sotto il becco e sopra il becco. Una volta aperto inserire la camola o la carne. Per introdurre il cibo si può anche usare una pinzetta con le punte arrotondate od una siringa, senza ago naturalmente!
Per l'alimentazione dei passeriformi insettivori e carnivori (allodole, pettirossi, merli...) si dovrebbe provvedere con pastone per insettivori composto da omogeneizzato di carne e acqua calda quanto basta per renderlo fluido. Vanno bene anche, per i più grossi, pezzettini di carne cruda (muscolo, cuore o macinato magro), camole del miele e della farina (si possono cercare nei negozi di caccia e pesca). Le camole della farina hanno però un rapporto calcio-fosforo sfavorevole per il calcio; sarebbe quindi sempre necessaria un'integrazione con del carbonato di calcio in polvere (basta spolverizzarlo sulla camola prima di darla all'animale) o dell'osso di seppia sbriciolato. Utile anche aggiungere integrazione vitaminica.
Gli insettivori gradiscono anche i grilli, che si possono trovare in alcuni negozi per animali.
Per l'alimentazione dei passeriformi granivori (passeri, fringuelli, cardellini...) si dovrebbe provvedere con pastone per granivori così composto: 2 cucchiai di farina gialla, 1 cucchiaio di pastone all'uovo per canarini, 1 cucchiaino di farina bianca, 2 cucchiaini di omogeneizzato di carne/verdura e acqua calda quanto basta per renderlo fluido;
Per l'alimentazione di rondini, rondoni (v.anche sotto) e balestrucci escludere categoricamente vespe calabroni, mosche carnaie e bigattini: il nutrimento ideale è costituito da camole del miele e della farina (si possono cercare nei negozi di caccia e pesca). Queste larve sono molto energetiche e riescono a fornire la quantità di proteine di cui ha bisogno la rondine per sopravvivere. Per il rondone dare 3-4 larve ogni 5-6 ore, mentre per il Balestruccio e la rondine, ne basta 1 (del miele è meglio) ogni 3 ore, ma è da spezzare. Nel caso non si riuscisse a reperire le camole, è possibile utilizzare anche piccole dosi di omogeneizzato di carne (manzo) oppure carne cruda macinata (bistecca o carne trita) in piccoli pezzetti e bagnata nell'acqua prima di imbeccarli, o dell'uovo sodo (solo il rosso) con una punta di zucchero e di sale, sempre mischiato a un po' d'acqua.
Tutti gli uccelli hanno un metabolismo velocissimo e sono fatti per mangiare piccole quantità di cibo in tempi ravvicinati. Se l'ingozzate rischiate che rigurgiti tutto quello che gli avete dato
spero di essere stata utile x più informazione vai sul sito:http://www.wwf.lecco.it/soccorso.htm